viernes, mayo 26, 2006

Verrà la morte e avrà i tuoi occhi.

Cementerio monumental de Staglieno (Genova)
Fotografía de Charles Gast

Verrà la morte e avrà i tuoi occhi-
questa morte che ci accompagna
dal mattino alla sera, insonne,
sorda, come un vecchio rimorso
o un vizio assurdo. I tuoi occhi
saranno una vana parola,
un grido taciuto, un silenzio.
Così li vedi ogni mattina
quando su te sola ti pieghi
nello specchio. O cara speranza,
quel giorno sapremo anche noi
che sei la vita e sei il nulla

Per tutti la morte ha uno sguardo.
Verrà la morte e avrà i tuoi occhi.
Sarà come smettere un vizio,
come vedere nello specchio
riemergere un viso morto,
come ascoltare un labbro chiuso.
Scenderemo nel gorgo muti.

Cesare Pavese
22 marzo 1950

1 comentario:

Anónimo dijo...

Ese rostro impasible y eterno, nunca vi tan claramente representado, tan magistralmente, el rostro de lo infinito: la infinita piedad, la infinita nada, la infinita sorpresa, la mirada infinita y perdida (solo los gatos miran a veces así), irremediablemente, justamente incluso, perdida, porque siempre estuvimos perdidos frente a la magnitud del universo. No hablo de dioses, no hablo de mitos, me impacta hasta el fondo del corazón esa mirada y me gusta quien la encontró.

besos y rosas para la que encontró esta imagen, no digo nada de quien la creo (se supune), que dure una sensibilidad asi porqué me reconcilia con lo humano. De veras, gracias por existir.